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Prata è una frazione del comune di Massa Marittima (GR), situata a circa 12 km a nord-est del capoluogo comunale nell'area delle Colline Metallifere grossetane.
La località sorse nel corso dell'XI secolo come insediamento fortificato, controllato da signori locali.Agli inizi del Trecento il borgo entrò a far parte del territorio della Repubblica di Siena e, da allora, vi furono numerose rivolte degli abitanti verso i Senesi, tra le quali sono da ricordare quella del 1367 e quella del 1490 che furono placate con molta difficoltà. Quest'ultima rivolta portò alla cessione dei palazzi del potere allo Spedale di Santa Maria della Scala, che continuò a mantenere i diritti di proprietà fino al periodo lorenese, quando furono ceduti a Pietro Leopoldo di Lorena.
A livello amministrativo, il centro di Prata passò al Granducato di Toscana a metà Cinquecento, a seguito della definitiva caduta della Repubblica di Siena, e da allora ne seguì le sorti.
Il centro storico evidenzia chiaramente le origini medievali, pur essendo stata completamente perduta la cinta muraria.
Nel borgo merita una visita la Pieve di Santa Maria Assunta.
I bastioni e la Casa Tonda, che insieme al castello e al cassero risalgono circa al 1100.
Caratteristico del luogo anche il "Frutteto storico" che è possibile visitare e che racchiude in sè numerose specie di piante altrimenti di difficile reperibilità se non estinte.
Bellissima la campagna circostante e il panorama: nelle giornate limpide infatti sono visibili l'Elba, l'isola di Montecristo e il Golfo di Follonica.
Stupendo anche il Monte di Prata (circa 900 mt di altezza) su cui è possibile fare escursioni.
La località sorse nel corso dell'XI secolo come insediamento fortificato, controllato da signori locali.Agli inizi del Trecento il borgo entrò a far parte del territorio della Repubblica di Siena e, da allora, vi furono numerose rivolte degli abitanti verso i Senesi, tra le quali sono da ricordare quella del 1367 e quella del 1490 che furono placate con molta difficoltà. Quest'ultima rivolta portò alla cessione dei palazzi del potere allo Spedale di Santa Maria della Scala, che continuò a mantenere i diritti di proprietà fino al periodo lorenese, quando furono ceduti a Pietro Leopoldo di Lorena.
A livello amministrativo, il centro di Prata passò al Granducato di Toscana a metà Cinquecento, a seguito della definitiva caduta della Repubblica di Siena, e da allora ne seguì le sorti.
Il centro storico evidenzia chiaramente le origini medievali, pur essendo stata completamente perduta la cinta muraria.
Nel borgo merita una visita la Pieve di Santa Maria Assunta.
I bastioni e la Casa Tonda, che insieme al castello e al cassero risalgono circa al 1100.
Caratteristico del luogo anche il "Frutteto storico" che è possibile visitare e che racchiude in sè numerose specie di piante altrimenti di difficile reperibilità se non estinte.
Bellissima la campagna circostante e il panorama: nelle giornate limpide infatti sono visibili l'Elba, l'isola di Montecristo e il Golfo di Follonica.
Stupendo anche il Monte di Prata (circa 900 mt di altezza) su cui è possibile fare escursioni.
la Pieve di Santa Maria Assunta
La pieve di Santa Maria Assunta domina con la sua mole, e in particolare col campanile, l'intero paese dalla sua zona più alta. Se ne hanno notizie fino dall'XI secolo, ma sicuramente della chiesa attuale parla una visita pastorale del vescovo di Volterra, eseguita nel 1794. Essa era sotto il patronato dello Spedale di Santa Maria della Scala di Siena e lo stemma di questa istituzione si scorge sul portale della facciata, che ha forma a capanna ed è interamente intonacata. L'interno è ad aula unica, con copertura a vista e con la zona presbiterale rialzata. Gli altari laterali, settecenteschi, in legno intagliato e intonaco a finto marmo, conservano una "Madonna del Rosario" di scuola senese seicentesca. La chiesa è stata oggetto, negli anni 1997-1999, di un restauro generale ad opera dell'Arch. Antonio Cappelli di Grosseto.